La storia ‘Simo’ studia, lavora, segna. E sa sognare
■ A Fabio Bello saranno fischiate un po’ le orecchie ieri, e le ricerche di Museo Grigio, in particolare di Sergio Giovanelli, gli avranno acceso un ricordo, al campionato 1995-96 e al suo gol per l’1-1 con il Modena. Serie C, rete decisiva. Come quella di Simohamed El Oualid, classe 2005, per tutti ‘Simo’, autore di una rete bellissima per esecuzione, che a qualcuno ha ricordato quella di Mauro Briano, nel playoff contro l’Olbia, pesantissima e, come questa, sotto la Nord. Altri campionati, ma le emozioni sono le stesse, e Simo ha esultato alla maniera dei campioni della A, perché è un ragazzo di 19 anni, che sogna di fare strada nel calcio.
Il suo allenatore, Mattia Greco, gli riconosce «ancora grandi margini di crescita». Non era proprio il campo adatto alle sue caratteristiche, ma inventarsi quel tiro, su quella palla respinta ai 25 metri, avere la freddezza di calciare, chissà forse anche chiudendo gli occhi, è un punto a favore di questo giovane che, pochi istanti dopo, lascia il campo. Non sarebbe infortunio,
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