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Sezzadio La lettera dell’Oss crea scompiglio nella Rsa

C’è una lettera, che ha scatenato una reazione a catena, finita davanti ai giudici alessandrini. Una missiva firmata da una operatrice della cooperativa sociale Amica Assistenza che prestava servizio alla casa di riposo Santa Giustina di Sezzadio, consegnata all’allora parroco del paese e vicepresidente della Rsa stessa. Nell’occhio del ciclone Katerina Sardi, accusata di diffamazione (è difesa dall’avvocato Guglielmina Mecucci). A chiamarla in causa Daniele Raina (assistito dall’avvocato Fulvio Cellerino).

La donna è stata assolta in primo grado perché il fatto non sussiste, ma a febbraio ci sarà l’appello.

Si è chiuso con un’assoluzione il primo capitolo di una vicenda che ha visto come protagonista un’ex dipendente dell’Rsa S. Giustina di Sezzadio

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