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L’INTERVISTA ARTURO CIRILLO «L’epoca di Don Giovanni ha molti tratti in comune con la crisi di questi tempi»

PATRIZIA PESCE - redazione@ovadese.it

Va in scena questa sera, venerdì 31 gennaio dalle 21 al Teatro Civico di Tortona, “Don Giovanni”. L’adattamento è del regista e attore napoletano Arturo Cirillo. Sarà un viaggio tra le peripezie affrontate dal seduttore per antonomasia, una corsa con impeto fino all’orlo del precipizio. Nel testo convivono la comicità paradossale e ossessiva di Molière e la poesia e leggerezza del librettista Lorenzo Da Ponte.

Cosa si deve attendere il pubblico che verrà a vedere lo spettacolo?

Un testo che è la congiunzione di buona parte del testo di Molière con un’aggiunta di varie scene tratte dal libretto di Lorenzo Da Ponte per l’opera di Mozart. Nello spettacolo le due scritture si intrecciano dandosi forza a vicenda.

Qual è la sua impronta nell’adattamento?

L’aver messo insieme due testi è già una scelta personale. Provando lo spettacolo ho pensato molto all’Amleto. Entrambi i personaggi hanno un rapporto problematico con la figura paterna ed entrambi hanno una conflittualità grande con la società che li circonda.

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