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CASO IN CORTE D’APPELLO Quel maxi colpo di biodiesel: pena dimezzata per l’ideatore

L’inchiesta partita a Piacenza, poi la ramificazione alessandrina con 11 imputati. La difesa di Benzi: non si trattò di furti ma appropriazioni indebite

Un’inchiesta su imponenti furti di biodiesel a danno dell’Eni, ha toccato anche Alessandria.

Colui che venne considerato dalla Procura l’ideatore di quei colpi, l’alessandrino Diego Benzi, ha visto una forte riduzione della pena. In primo grado venne condannato a 12 anni e 7 mesi, ridotti a 5 anni e 10 mesi in Appello.

Ora, il suo legale, avvocato Alexia Cellerino, si sta preparando a discutere alcune questioni in Cassazione.

Ma vediamo cosa accadde.

L’inchiesta madre fu condotta dalla Procura di Piacenza, competente territorialmente visto che il carburante sottratto alla raffineria Eni di Sannazzaro de’Burgondi (parte civile) era stato rinvenuto in parte presso alcune ditte con sede nel piacentino.

Il tentacolo alessandrino fu indagato dal pubblico ministero Fabrizio Alessandria, per poi approdare davanti al Collegio presieduto dal giudice Gaia Baralla.

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