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Il Comune minaccia Borbon e... Bressan

IL COMMENTO

di MARCELLO FEOLA

Non c’è nulla da fare. Chi entra nel vortice del Gruppo Amag, finisce subito (almeno potenzialmente) nei guai. È infatti bastato che il nome dell’ingegner Mauro Bressan venisse associato alla presidenza (e così sarà, a meno di clamorosi passi indietro della politica) di Reti Idriche, che subito è arrivata una minaccia di messa in mora dal Comune.

Scherziamo, sia chiaro, ma non sul rischio di mora che Palazzo Rosso ha ventilato - tramite Pec - allo stesso Bressan (nel suo attuale ruolo di presidente del Consorzio di Bacino Alessandrino), al numero uno di Amag Ambiente Paolo Borbon e al presidente e legale rappresentante di Amag Spa, Lorenza Franzino. Il motivo? L’attesa procedura di gara pubblica a doppio oggetto per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.

Ebbene, l’Amministrazione Abonante - con un documento firmato dal dirigente Antonello Paolo Zaccone - evidenzia come “dopo circa quindici mesi dal deliberato consortile e nove dagli indirizzi consiliari di affidare la gestione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e dei correlati servizi accessori di igiene urbana a una società mista, pubblica e privata, nella quale il soggetto privato operativo abbia una percentuale di capitale sociale che renda l’operazione sostenibile, l’intendimento non abbia ancora trovato avvio con l’indizione della gara di specie”.

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