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L’INTERVISTA CESARE MANGANELLI «All’archivio di Roma si vede Alessandria da un’altra prospettiva»

ROBERTO GILARDENGO - r.gilardengo@ilpiccolo.net

Cinquant’anni fa non era soltanto il periodo in cui, con una serie di sanguinosi attentati, era stata messa in atto dal terrorismo di estrema destra la strategia della tensione che aveva beneficiato come dimostrato dai fatti e dalle inchieste - della complicità di apparati dello Stato e di parte dei servizi segreti.

Il 1974 è anche l’anno della rivolta nel carcere di Alessandria, che ha portato alla strage a maggio ricordata con un convegno di Comune e Isral e con una docuserie della ‘Voce Alessandrina’. Sono state proposte analisi e interviste a parenti delle vittime: in tutto 7, cinque ostaggi e due detenuti. Anche il materiale classificato sulla tragedia di piazza Don Soria è adesso consultabile grazie alla Direttiva Renzi. Come quello che riguarda gli attentati dell’archivio Russomanno, scoperto in un magazzino sulla via Appia, a Roma, ma da anni disponibile all’Archivio centrale di Stato, in zona Eur.

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